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Protesi anca Monselice, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo

L’intervento di protesi d’anca viene utilizzato per la cura delle patologie degenerative (coxartrosi) dell’anca. Esistono coxartrosi primitive in cui non vi è riconosciuta una vera e propria causa scatenante e coxartrosi secondarie: post-traumatiche, in seguito a malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide e l’artrite psoriasica o secondarie a particolari alterazioni anatomiche dell’articolazione come nella displasia congenita dell’anca.

Gli impianti sono scelti in base alle caratteristiche del paziente avendo come scopo quello di ricostruire al meglio la geometria articolare dell’anca.
Le protesi utilizzate sono in titanio poroso che grazie alle sue eccellenti caratteristiche di biocompatibilità consente un’ottimale osteointegrazione dell’impianto.

Nei pazienti più giovani e con miglior qualità ossea vengono scelti steli più piccoli e meno invasivi al fine di garantire un maggior risparmio osseo.
Per garantire una maggior durata nel tempo degli impianti in tutti i pazienti viene utilizzata una testa in ceramica accoppiata a livello acetabolare a ceramica nei pazienti più giovani e a politilene ad alto peso molecolare nei pazienti più anziani al fine garantire una elevata resistenza all’usura ed una maggior durata nel tempo degli impianti.

 

Per la chirurgia di revisione cioè di sostituzione di una protesi usurata o mobilizzata, vengono utilizzati impianti in titanio trabecolare. Si tratta di un titanio particolarmente poroso con caratteristiche molto simili all’osso e che consente una buona integrazione anche in casi in cui la qualità dell’osso residuo sia molto povera. Nei casi estremi vengono utilizzati ed associati alla protesi da revisione innesti ossei per i quali collaboriamo con la banca dei tessuti di Treviso.

 

Negli ultimi anni è stata acquisita particolare esperienza nel follow-up e nella chirurgia di revisione di pazienti portatori di protesi d’anca con teste di grande diametro e con accoppiamento metallo su metallo in cui si è dimostrato un rischio di metallosi. Per questo particolare gruppo di pazienti collaboriamo con l’istituto di tossicologia dell’università di Padova con cui abbiamo pubblicato un lavoro dal titolo “Predictivity and fate of metal ion release from metal-on-metal total hip prostheses” sulla rivista internazionale Journal of Arthroplasty.

FRATTURE - PROTESI ANCA - SARCOMI

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